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 Conosciamo Ravanusa

 

Ravanusa ha una storia di tre millenni, le sue origini risalgono al periodo protostorico come testimoniano le grotti presenti nella zona della Bifara, Grada, Fiumarella e Monte Saraceno. Sono piccoli ambienti, scavati nella roccia con pochi metri quadrati di estensione, somigliano a piccole abitazioni di uomini senza pretese e si trovano in tutti i dintorni del paese. Recenti scavi sul Monte Saraceno, rilevano l’esistenza di una città di epoca greca, probabilmente l’antica KAKIRON, risalente al VII sec. a.C.come testimoniano i ritrovamenti di monete,vasi e statuine. La Polis greca fiorì tra il VII e il IV sec.a. C., per poi essere distrutta molto probabilmente a causa della prima guerra punica, che vide come teatro di lotte proprio la Sicilia. Come in tutta la Sicilia anche a Ravanusa non è mancata la presenza Araba, durata con molta probabilità dal IX al XI d.C., sembra infatti che lo stesso nome “Ravanusa ”deriva dall’arabo” Ravim”che significa fortezza. Il nuovo paese fondato nel periodo normanno risale al 1086, anno in cui Ruggero D’Altavilla conquistò Kerkent, l’odierna Agrigento e il territorio circostante. Una leggenda narrata - nei “Vespri Siciliani”- che sul monte saraceno ci fosse un castello dei musulmani e che il conte Ruggero lo avesse assediato. I suo esercito assetato per l’eccessivo caldo e la mancanza di acqua stava per soccombere, ma Ruggero invocò la Vergine che gli indicò di scavare sotto il fico che si trovava ai piedi del monte Saraceno dal quale sgorgò l’acqua. L’esercito si dissetò e riprendendo le forze sconfisse gli Arabi, comunemente chiamati saraceni. Per ringraziare la Madonna, Ruggero D’Altavilla fece costruire il primo tempio cristiano dedicato alla Madonna del Fico. Ciò fa pensare che il conte Ruggero avesse trovato nel territorio abitanti cristiani e la costruzione della chiesetta riunì le poche famiglie.

 

RAVANUSA CITTÀ DEL MONTE SARACENO

Ravanusa ha una storia di tre millenni, le sue origini risalgono al periodo protostorico come testimoniano le grotti presenti nella zona della Bifara, Grada, Fiumarella e Monte Saraceno. Sono piccoli ambienti, scavati nella roccia con pochi metri quadrati di estensione, somigliano a piccole abitazioni di uomini senza pretese e si trovano in tutti i dintorni del paese. Recenti scavi sul Monte Saraceno, rilevano l’esistenza di una città di epoca greca, probabilmente l’antica KAKIRON, risalente al VII sec. a.C.come testimoniano i ritrovamenti di monete,vasi e statuine. La Polis greca fiorì tra il VII e il IV sec.a. C., per poi essere distrutta molto probabilmente a causa della prima guerra punica, che vide come teatro di lotte proprio la Sicilia. Come in tutta la Sicilia anche a Ravanusa non è mancata la presenza Araba, durata con molta probabilità dal IX al XI d.C., sembra infatti che lo stesso nome “Ravanusa ”deriva dall’arabo” Ravim”che significa fortezza. Il nuovo paese fondato nel periodo normanno risale al 1086, anno in cui Ruggero D’Altavilla conquistò Kerkent, l’odierna Agrigento e il territorio circostante. Una leggenda narrata - nei “Vespri Siciliani”- che sul monte saraceno ci fosse un castello dei musulmani e che il conte Ruggero lo avesse assediato. I suo esercito assetato per l’eccessivo caldo e la mancanza di acqua stava per soccombere, ma Ruggero invocò la Vergine che gli indicò di scavare sotto il fico che si trovava ai piedi del monte Saraceno dal quale sgorgò l’acqua. L’esercito si dissetò e riprendendo le forze sconfisse gli Arabi, comunemente chiamati saraceni. Per ringraziare la Madonna, Ruggero D’Altavilla fece costruire il primo tempio cristiano dedicato alla Madonna del Fico. Ciò fa pensare che il conte Ruggero avesse trovato nel territorio abitanti cristiani e la costruzione della chiesetta riunì le poche famiglie

 

DA NON PERDERE

Il Sito archeologico del Monte Saraceno, ubicato sull’omonimo monte ad appena 1km dal centro abitato. Il Museo archeologico”S.Lauricella”, sito in corso della Repubblica n.13 Ravanusa ha una storia di tre millenni, le sue origini risalgono al periodo protostorico come testimoniano le grotti presenti nella zona della Bifara, Grada, Fiumarella e Monte Saraceno. Sono piccoli ambienti, scavati nella roccia con pochi metri quadrati di estensione, somigliano a piccole abitazioni di uomini senza pretese e si trovano in tutti i dintorni del paese. Recenti scavi sul Monte Saraceno, rilevano l’esistenza di una città di epoca greca, probabilmente l’antica KAKIRON, risalente al VII sec. a.C.come testimoniano i ritrovamenti di monete,vasi e statuine. La Polis greca fiorì tra il VII e il IV sec.a. C., per poi essere distrutta molto probabilmente a causa della prima guerra punica, che vide come teatro di lotte proprio la Sicilia. Come in tutta la Sicilia anche a Ravanusa non è mancata la presenza Araba, durata con molta probabilità dal IX al XI d.C., sembra infatti che lo stesso nome “Ravanusa ”deriva dall’arabo” Ravim”che significa fortezza. Il nuovo paese fondato nel periodo normanno risale al 1086, anno in cui Ruggero D’Altavilla conquistò Kerkent, l’odierna Agrigento e il territorio circostante. Una leggenda narrata - nei “Vespri Siciliani”- che sul monte saraceno ci fosse un castello dei musulmani e che il conte Ruggero lo avesse assediato. I suo esercito assetato per l’eccessivo caldo e la mancanza di acqua stava per soccombere, ma Ruggero invocò la Vergine che gli indicò di scavare sotto il fico che si trovava ai piedi del monte Saraceno dal quale sgorgò l’acqua. L’esercito si dissetò e riprendendo le forze sconfisse gli Arabi, comunemente chiamati saraceni. Per ringraziare la Madonna, Ruggero D’Altavilla fece costruire il primo tempio cristiano dedicato alla Madonna del Fico. Ciò fa pensare che il conte Ruggero avesse trovato nel territorio abitanti cristiani e la costruzione della chiesetta riunì le poche famiglie.

 

COSA VEDERE A RAVANUSA

La Chiesa del Convento è la più bella del paese, tante sono le cose che si possono ammirare al suo interno, come significative tele adornano il soffitto e testimoniano la presenza dei Normanni sul territorio. La prima rappresenta il Conte Ruggero che cinge d’assedio la fortezza musulmana sul monte Saraceno con un gran numero di soldati, la seconda raffigura Ruggero in ginocchio di fronte la Madonna, che fa scaturire l'acqua da sotto il fico. Si possono ancora ammirare diverse statue lignee molto preziose, in particolare quella di Maria Immacolata.

La Chiesa Madre in stile barocco, fondata dal Duca di Montalbano Giacomo Bonanno nel 1622, nel corso dei secoli ha subito diversi rifacimenti. All’interno si trova la statua della Madonna della Misericordia attribuita al Biancardi, nel soffitto si notano due grandi quadri in tela: la conversione di San Paolo e Gesù che scaccia i venditori dal tempio. Nel lato sinistro della navata si può ammirare un fonte battesimale molto antico che risale al 1666. Chiesa Madonna di Fatima. La chiesa è divenuta famosa per un episodio recente. Al suo interno verso la fine degli anni ottanta è stata posta una tela del pittore Silvio Benedetto raffigurante una” Madonna incinta”. La tela ritenuta da alcuni blasfema ha dato popolarità alla chiesa.

Il Sito archeologico del Monte Saraceno, ubicato sull’omonimo monte ad appena 1km dal centro abitato. Il Museo archeologico”S.Lauricella”, sito in corso della Repubblica n.13